oasis

Verba volant. Ecco perché in passato nessuno ha mai preso (troppo) sul serio le parole “divorzio”, “scioglierci”, “fine” pronunciate dai fratelli Gallagher a proposito degli Oasis. Ma stavolta è diverso. Ora Noel ha messo tutto nero su Web: “Con tristezza e sollievo vi comunico che lascio gli Oasis questa sera – ha scritto il chitarrista il 28 agosto sul sito ufficiale della band – La gente ora dirà e scriverà quello che vuole ma io non potevo lavorare un giorno di più con Liam (il fratello minore, ndr)”. La separazione in fondo era nel’aria. A maggio Noel Gallagher aveva definito gli Oasis “una barca senza timone con una fottuta tempesta all’orizzonte”. Nello stesso periodo aveva dichiarato al mensile britannico Q che “un nuovo album degli Oasis uscirà quando saremo più vecchi di cinque anni”.

 Aggiungendo, poi, di aver invece scritto per sè una manciata di “grandi canzoni” . “Spero che alla fine di questo tour  possa fare qualcosa per conto mio. Sarebbe interessante anche per i fan della band vedere cosa può combinare individualmente ognuno di noi”. Già da qualche mese, dunque, Noel Gallagher stava asfaltando la strada per allontanarsi dalla “più grande rock’n’roll band inglese di sempre” (cfr. The Guardian). È chiaro che gli Oasis senza Noel – il genio dietro Wonderwall, Don’t Look Back In Anger e la quasi totalità delle loro hit – non hanno ragione d’esistere. Per questo in Gran Bretagna si sprecano i R.I.P. accanto al nome della band di Manchester. Ed è altrettanto evidente che, in caso di rottura definitiva, solo il maggiore dei fratelli Gallagher ha i mezzi per attraversare la “fottuta tempesta”. Noel ha già un impegno imminente in agenda. Il 17 settembre suonerà a Londra, all’O2 Arena – la location che avrebbe dovuto ospitare i concerti di Michael Jackson – con gli Amorphous Androgynous, rock band psichedelica creata e prodotta dai guru della dance Future Sound Of London (autori, recentemente, di uno spettacolare remix di Falling Down degli Oasis). L’idea di formare un super gruppo, inoltre, accompagna Noel da diverso tempo. A marzo il Sun scrisse di una formazione che comprendeva Gallagher e una serie di amici/supporter: l’ex Smith Johnny Marr e diversi membri dei Doves, dei Coral e dei Super Furry Animals. Al contrario del fratello Liam, snob e attacabrighe, Noel ha svolto negli ultimi anni un intenso lavoro di public relations, prestando la chitarra (e a volte la voce) a diversi colleghi: da Ian Brown a Paul Weller e Chemical Brothers, per cui ha cantato due pezzi: Setting Sun (1996) e Let Forever Be (1999). Sul finire degli anni Novanta, inoltre, Noel si è improvvisato remixer per Beck, Goldie e UNKLE. L’ex chitarrista degli Oasis non avrebbe difficoltà, quindi, nel reclutare membri per un’altra band. Anche se in molti, a dir la verità, ipotizzano per lui una carriera (o almeno una parentesi) solista.
Solo con la sua chitarra (e con l’aiuto di Gem Archer) Noel Gallagher aveva tenuto per tutto il 2006 una serie di live semi acustici in Europa, Giappone, America e Australia. A marzo 2007, sempre in coppia con Archer,  si è esibito alla Royal Albert Hall di Londra in favore dell’associazione inglese Teenage Cancer Trust. Le canzoni eseguite in quell’occasione, pubblicate a marzo 2009 come free downloads su iTunes con il titolo The Dreams We Have As Children, costituiscono di fatto il suo primo lavoro in proprio. Dietro l’angolo, poi, potrebbe esserci una collaborazione affascinante. Qualche tempo fa gli americani Gnarls Barkley, in particolare il vocalist Cee-Lo Green, hanno espresso il loro amore folle per Dig Out Your Soul, il recente album degli Oasis. E hanno proposto alla band di Manchester una futura collaborazione. Noel potrebbe dunque salire sul treno della “strana coppia” (titolo dell’ultimo lavoro degli Gnarls Barkley pubblicato nel 2008). Oppure potrebbe inseguire il sogno di recitare in un episodio di Coronation Street, soap opera ambientata a Manchester che il chitarrista e la sua compagna, Sara MacDonald, guardano “religiosamente”. “Il fatto che gli autori della serie non mi abbiano mai coinvolto è scandaloso” disse ironicamente il musicista lo scorso marzo ai microfoni della BBC. Alla fine gli Oasis sono esplosi come una Supernova. E Noel sembra l’unico, al momento, pronto a stappare altre bottiglie di Champagne.