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ROMA – Via libera di Air France-Klm all’accordo con Alitalia. Il cda del gruppo franco-olandese, al termine di una riunione di due ore, avrebbe dato il suo avallo all’accordo che dovrà essere approvato dal consiglio di amministrazione di Alitalia previsto per lunedi prossimo. Lufthansa: “Non abbiamo presentato alcuna offerta ma non siamo fuori dalla competizione”. A sorpresa la Lega ha incassato un punto a favore di Malpensa all’interno del decreto legge anticrisi.

Air France e Lufthansa. L’intesa di partnership tra Air France-Klm e Alitalia, dunque, potrebbe essere ufficializzato già lunedì sera o più probabilmente martedì. Quanto a Lufthansa, “finora non abbiamo presentato alcuna offerta per Alitalia, ma questo non significa che non possiamo ancora farlo. La possibilità c’è ancora. Non siamo fuori dalla competizione”: lo ha detto Claudia Lange, portavoce corporate della compagnia tedesca. Nonostante l’accordo tra Cai e Air France, Lufthansa fa sapere di voler restare della partita. Forte anche del sostegno del cosidetto partito del Nord, Lega in testa.

L’intesa con Air France. Dovrebbe portare il gruppo guidato da Jean-Cyril Spinetta e Pierre-Henri Gourgeon a rilevare una quota intorno al 25% della Nuova Compagnia per un esborso complessivo di circa 310 milioni di euro. Cifra che comunque, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, non sarebbero ancora quelle definitiva ma potrebbe subire lievi ritocchi.

Le quote. L’accordo, inoltre, prevederebbe un diritto di prelazione per Air France – Klm, ma anche per gli altri azionisti della Nuova Alitalia, sull’eventuale cessione di quote attualmente detenute dagli altri soci della Nuova compagnia dopo il periodo di ‘lock up’. Le quote, infatti, non potranno essere cedute dai soci prima di un periodo di 5 anni. Per quanto riguarda la governance, che fino all’ultimo è stato oggetto di discussioni, l’intesa prevederebbe un metodo “sofisticato”.
Lufthansa, il nodo Malpensa. Il nodo resta sempre il ruolo di Malpensa che la scelta di Air France penalizzerebbe. Anche se, assicura il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, sui diritti di volo “si può riaprire una rinegoziazione”. Ma il presidente dell’Enac Vito Reggio frena: “Gli accordi bilaterali già in vigore prevedono dei diritti reciproci tra Alitalia e le compagnie estere, rinegoziare questi trattati è un procedimento lungo, e non dimentichiamo che noi siamo negoziatori per conto dell’Europa, che è un cielo unico”.

Dl anticrisi, emendamento per Malpensa. A sorpresa la Lega ha incassato un punto a favore di Malpensa. I relatori al decreto legge anticrisi hanno presentato un emendamento in cui si prevede che ministero delle Infrastrutture e degli Esteri definiscano, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del dl, nuovi accordi biaterali nel settore del trasporto aereo, nonché la modifica di quelli vigenti, al fine di ampliare il numero dei vettori ammessi a operare sulle rotte nazionali, internazionali e intercontinentali. Il testo era stato proposto dal Carroccio.

Gli accordi, si legge ancora nel testo, avranno anche l’obbiettivo di ampliare il numero delle frequenze su cui è consentito operare a ciascuna parte, dando priorità ai vettori che si impegnino a mantenere i livelli occupazionali. Nelle more dei nuovi accordi, l’Enac dovrà rilasciare ai vettori che ne faranno richiesta autorizzazioni temporanee per non meno di tre stagioni Iata