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Gli INBRED KNUCKLEHEAD nascono durante un barbecue a Roma nella primavera del 2008: Mike Botula (Los Angeles) e Kristian Mellergaard Hansen (Svezia) si trovano a parlare delle proprie influenze e gruppi passati tra birra e salsicce. La prima volta in sala prove non fa che consolidare l’intesa nata. Dario Sacco (Roma) si unisce a questi due banditi quando decidono di portare la propria musica sul palco. Mischiando formazione da conservatorio classico distorto, fusion hardcore svedese, melodie danesi fritte al burro di Kristian e basso slappettaro, country-funk, surf-punk californiano di Mike, Dario amalgama il progetto con il suo stile batteristico romano martellante, inarrestabile, kung-fu-istico e doppiacassaro.
 
Sabato 19 suoneranno live al Geko di San Benedetto del Tronto.
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Nella piovosa notte romana di Halloween 2008 fa la comparsa dal vivo con il gruppo un misterioso personaggio definito “il rapper” che nella primavera del 2009 entra ufficialmente in formazione: Marco Vallini (Roma) saltando e sbraitando porta all’interno degli Inbred una scarica di funk, rap incongruente, voci schizofreniche e allusioni sessuali.
Con così tante influenze la musica comincia a scriversi da sola. Viene deciso di non escludere nessun genere, formando così una fusione di rock, country, ska, funk ‘n’ punk, samba, reggae, hip-hop, death-core. Il palco ama i ragazzi e i ragazzi amano il palco tra pazzi scherzi, facce buffe, energia esplosiva e una generale attitudine a prendersela a bene. Di concerto in concerto il pubblico ne vuole sempre di più e loro sono pronti a darglielo, e anche di più. In meno di un anno insieme gli INBRED KNUCKLEHEAD oltre a suonare regolarmente nella capitale hanno registrato il loro primo album, fatto un mini-tour in Inghilterra e portato 4 pullman pieni di studenti americani a Capocotta per una gigantesca festa sulla spiaggia… e non è che l’inizio…