k

ROMA – Nessuna scelta di cuore. Solo il Milan che si è inchinato sotto la spinta di pressioni politiche e dell’opinione pubblica. Adesso che il trasferimento di Kakà al Manchester City (dietro il corrispottivo di una montagna di euro), è saltato, Garry Cook, presidente esecutivo del club inglese, si sfoga e punta il dito contro la società di via Turati: “Kakà era in vendita, ma noi non siamo mai riusciti a parlare con il giocatore. Se volete la mia opinione, il Milan lo ha isolato. Lo ha blindato, sotto il peso della pressione politica e dell’opinione pubblica”.

Ma Cook continua lo sfogo contro la società di Berlusconi. “Il giocatore – ha aggiunto – era chiaramente in vendita. Avevamo raggiunto un accordo confidenziale già diverse settimane fa, ma secondo me il Milan l’ha imbottigliato. Dopo tre o quattro incontri era parso abbastanza chiaro che Kakà fosse in vendita e noi eravamo stati piuttosto chiari sull’intenzione di ingaggiarlo. Nell’ultimo incontro però sono emerse questioni che non potevano essere risolte, credo che la politica e la pressione dell’opinione pubblica abbiamo di fatto cambiato lo scenario”.

Cook attacca anche i rappresentanti del giocatore, il padre-procuratore in primis, più interessato all’aspetto economico che a quello sportivo della trattativa: “Abbiamo parlato con suo padre, ci ha detto che era interessato al progetto. Quando stavamo discutendo gli aspetti umani legati al trasferimento a Manchester, la conversazione è tornata sulle questioni economiche”.

Ieri, quando il traguardo sembrava vicino, è saltato tutto. “A milano ci hanno fatto accomodare in una stanza, senza cibo o bevande. Abbiamo fatto alcune domande e in particolare abbiamo chiesto dei rappresentanti del giocatore. Semplicemente, non ci hanno saputo rispondere – continua Cook – Volevano solo parlare di quanto avremmo pagato il giocatore. Abbiamo deciso di non entrare nei dettagli e non abbiamo fatto un’offerta al calciatore. Ieri il denaro è stato l’argomento principale”.

Sfumato Kakà, il Manchester si consola con l’arrivo di Craig Bellamy, che ha firmato un contratto di quattro anni e mezzo, mentre Nigel De Jong sta completando le visite mediche, dopo che il City ha raggiunto l’accordo economico con l’Amburgo per una cifra vicina ai 15 milioni di euro