Vince Scanu
SANREMO – Alla fine non sono arrivati primi ma hanno comunque fatto esplodere il caso. Il festival di Sanremo l’ha vinto Valerio Scanu mentre Pupo ed Emanuele Filiberto con Luca Canonici hanno conquistato il secondo gradino del podio, seguoto da Marco Mengoni. Ma era bastato, un’ora prima, che Antonella Clerici dicesse i nomi dei tre finalisti perché all’Ariston esplodesse il caos. Via Cristicchi, Arisa e la Grandi e sono fischi, via Noemi, Fornaciari e tutti gli altri e il teatro viene giù, e quando la conduttrice annuncia la bocciatura di Malika (che tuttavia conquisterà il Premio della Critica “Mia Martini”) c’è la rivolta degli orchestrali: il direttore chiede di rendere pubblico il voto, loro stracciano gli spartiti e li appallottolano. Alla fine il televoto premia il ragazzo uscito dalla scuderia di Amici di Maria De Filippi (è il secondo anno consecutivo, dopo Marco Carta nel 2009) ma al trio delle contestazioni non va male, seconda postazione. Terzo, il vincitore dell’ultima edizione di X-Factor.

Tensione come non se ne vedeva da anni al festival. La Clerici un po’ si perde e Maurizio Costanzo anticipa il suo ingresso in scena con tre operai della Fiat di Termini Imerese. Cerca di placare gli animi con un ricordo di Mike Bongiorno, scatta l’applauso, poi però l’intervista alle tute blu riaccende la sala, Costanzo offre il microfono al segretario del Pd Pierluigi Bersani ma quello neanche comincia (dice appena “non è possibile mandarli sui tetti…”) che partono i buu. Prende il microfono il ministro Claudio Scajola – che gioca in casa, visto che Imperia è il suo collegio elettorale – che ribadisce l’intenzione del governo di trovare una soluzione per lo stabilimento Fiat e guadagna un applauso. Qualcuno prova a contestare pure lui ma è pronto l’intervento di Guido Paglia, direttore delle relazioni esterne e della comunicazione Rai, che si alza di scatto e fa un gestaccio con le mani verso l’origine del brusìo a stroncare la protesta. Stacco pubblicitario, si rientra con la banda dell’Arma dei Carabinieri che attacca la colonna sonora di Guerre Stellari. Cinque minuti dopo, l’orchestra e la Clerici intonano Le tagliatelle di nonna Pina. E’ tutto così surreale.

Erano arivati in dieci alla finale sulla scia delle polemiche scatenate dall’esibizione del ct della Nazionale, Marcello Lippi, con Pupo ed Emanuele Filiberto. La prima scrematura, che ha fatto fuori sette Artisti, è toccata al giudizio combinato dell’orchestra del festival (50%) e del pubblico (50%). Serata ricca di ospiti, in parte autopromozioni Rai, come ieri con Cristiana Capotondi, presto novella Sissi in una miniserie di RaiUno. Stavolta è toccato a Emilio Solfrizzi e ai protagonisti di Tutti pazzi per amore 2, serie amata dal pubblico presto di nuovo su RaiUno, prestati a un’improbabile coreografia in stile Bollywood. E ai bambini di Ti lascio una canzone, che la Clerici riporterà su RaiUno da marzo. Si esibisce anche Lorella Cuccarini, indosso solo una chitarra bianca, costume di scena del musical Il Pianeta Proibito che sta portando in tour da un paio di mesi. Il (quasi) nude-look spinge la Clerici verso una delle sue celebri scivolate: “Ho visto il lato B di Lorella, accidenti che topolona”. Un omaggio a Michael Jackson con i ballerini che stavano preparando con lui gli show di Londra della scorsa estate, poi finalmente un po’ d’aria internazionale con Mary J. Blige, superstar del r’n’b.