Donne che raccontano le donne. Marcella, Anzhelika, Alice, Eva…

Storie vere. Storie di sacrifici e dolore ma anche di dignità e coraggio, di anime in lotta con la disperazione, la violenza, la malattia, la pazzia.
Cento ali di libellula (L’erudita) è il romanzo scritto a quattro mani da Elvira Apone e Olga Merli, due scrittrici di San Benedetto del Tronto che ci offrono, ognuna col proprio stile narrativo, uno scorcio nella forza, nella dignità, nell’ardimento di otto donne, mostrandoci la loro trasformazione esistenziale pur nell’apparente sconfitta degli eventi.
È il riscatto di figure femminili, comunque e silenziosamente eroine nei loro destini amari, in un contesto sociale che ancora, isola, abbandona, sovrasta donne e più deboli.
Ispirati dalle vite di donne che hanno tracciato un marcato segno nei ricordi delle scrittrici, questi racconti attraversano la nostra Storia dagli anni ’40 ad oggi nella forza descrittiva delle autrici e nell’asprezza della dura realtà.
Articolo e intervista a cura di Sonia Loffreda