“Le prospettive del nostro business sono cambiate in modo rapido e drammatico a causa della crisi dell’economia globale – ha aggiunto il manager – quindi, nel quadro di un’ottimizzazione delle risorse abbiamo deciso di lasciare da subito le competizioni”. La Subaru aveva vinto il titolo iridato costruttori in questa specialità per tre anni consecutivi: 1995, 1996 e 1997, contando su piloti del calibro di Carlos Sainz, Colin McRae e Richard Burns.

A questo punto, con l’uscita delle due case giapponesi è in discussione anche il regolare svolgimento del Mondiale 2009. La stagione dovrebbe cominciare alla fine di febbraio in Irlanda ma, almeno al momento, ai nastri di partenza ci sono solo 2 marche, Citroen e Ford. Una norma del regolamento della Federazione internazionale (Fia) prevede, infatti, che al campionato prendano parte almeno 3 costruttori. Al Mondiale 2008 hanno partecipato 2 squadre private legate alla Ford: il team britannico Stobart e quello argentino Munchi, schierate con un programma ridotto anche nel Mondiale costruttori. Un loro salto di qualità con la partecipazione a tutte le gare, consentirebbe di soddisfare il requisito stabilito dalla Fia e non renderebbe necessarie modifiche regolamentari in extremis.

Quello che sta accadendo, comunque, porterà ad “una ridefinizione del Mondiale”. Ne è convinto Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport, fornitore ufficiale degli pneumatici per il campionato che sostiene che ci sono costruttori pronti ad impegnarsi nel campionato. Stiamo compiendo un passo avanti, stiamo andando verso un Mondiale nel quale le macchine gareggeranno con costi nettamente inferiori, almeno un decimo rispetto a quanto è necessario in Formula 1″.