Maroni

ROMA – Il concerto di Bruce Springsteen il 19 luglio all’Olimpico di Roma contro i mondiali di nuoto di Roma: ora scende in campo Maroni. Ieri il ministro dell’Interno ha chiamato il prefetto di Roma e ha fissato una riunione per la settimana prossima al Viminale per discutere la questione.

Ma il presupposto del ministro è uno: il concerto si farà: “Le canzoni di Bruce Springsteen sono state le prime che suonavo da giovane con la mia band. Ho visto il suo primo concerto a Milano, credo fosse l’82, la sua canzone The river è in assoluto una delle mie canzoni preferite. E conservo ancora i vinili. Quando ho letto la notizia sul giornale, che il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza poneva il problema della concomitanza del concerto con i Mondiali di nuoto, sono rimasto molto colpito. Non ero stato informato e ho deciso di chiamare il prefetto Pecoraro”.

Il ministro ha fatto capire che il Boss a Roma deve cantare. “Sono due eventi fisicamente vicinissimi” continua Maroni “ma assolutamente pacifici. Per il Boss ci sono migliaia di fan che lo attendono e che peraltro hanno già comprato i biglietti, lo stesso per i Mondiali di nuoto. Mi fido dei tecnici che hanno ritenuto che esista un problema però ho deciso di intervenire per vedere come superarlo. In una città come Roma non ci si può permettere di dire: o l’uno o l’altro, c’è spazio per tutti”.

Tutto sembra far pensare che la location resterà l’Olimpico. “È la prima volta che la rockstar suona all’Olimpico” spiega ancora Maroni “il 19 luglio sarebbe una data storica. Cercherò di farlo allo stadio ma eventualmente vaglieremo l’ipotesi di una struttura alternativa”. Una presa di posizione, quella di Maroni, che soddisferà fan e organizzatori, i quali avevano avanzato l’impossibilità a spostare data e luogo. Anche perché dei 40 mila biglietti venduti, oltre 20mila sono numerati, quindi con posti assegnati nello stadio romano.

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Non solo il ministro: a schierarsi è stato anche l’assessore capitolino alla Cultura, Umberto Croppi. “Il concerto si farà – ha detto – mi impegnerò personalmente a parlare con il Comitato per l’ordine e la sicurezza per cercare di lasciare invariate sia la data sia il luogo. Ma se non dovesse essere proprio possibile, Roma ospiterà comunque il Boss il 19 luglio, magari altrove”.

Una schiarita che arriva nel giorno in cui Bruce Springsteen interviene anche sulla questione legale che lo ha parzialmente coinvolto: il Boss, citato nella causa di divorzio di un abitante del New Jersey il quale sostiene che la moglie l’abbia tradito con lui, ha negato tutto. “Sono sposato con Patti Scialfa dal 1991 – ha detto la star – e questi sono stati i migliori 18 anni della mia vita”.