Maurizio De Giovanni

Non è il solito “giallo”. Non amavo particolarmente i romanzi polizieschi italiani (o almeno non quelli diciamo…d’autore) che dopo poco, confesso, mi venivano a noia.
E poi ne ho trovato uno, italiano di Napoli, che all’inizio ho snobbato un po’ proprio perché troppo “famosa” la sua firma.
O meglio, lui ha trovato me.

Ascolta l’intervista di Sonia a Maurizio De Giovanni.

Nell’estate del 2015 mi chiamano a presentare il romanzo “Anime di vetro” di Maurizio De Giovanni.
Beh…
Colpo di fulmine. Anzi, virus incurabile!
Ho morbosamente recuperato tutti i precedenti della serie dell’ inquieto, solitario, malinconico, affascinante commissario Ricciardi.

E oggi, alla presentazione dell’ ultimo capolavoro di De Giovanni, “Rondini d’inverno”, ho ritrovato l’emozione di quell’incontro con un uomo dagli occhi sorridenti e dalla penna raffinata.

Non ho saputo resistere. Dovevo assolutamente intervistarlo.
Solerti i miei amici di Radio Incredibile arrivano con l’attrezzatura.
De Giovanni mi riconosceee!
Si ricorda di meee!
Poteva bastare questo a fare serata, ma la dipendenza che crea questo scrittore doveva essere ancora soddisfatta.
E così, seduti ad un rigido tavolo sotto l’umido dei pini, comincia la nostra (mia!) attesa chiacchierata.
(E non sembro neppure troppo emozionata!)

Le storie che questo artista raccoglie sono liriche dal profumo intenso di “giallo”.
Storie che ti ritrovi a vivere nei suoni, nei colori, negli odori inabissato nelle pagine. E non senti il campanello, non senti i capricci di tuo figlio e neppure l’odore di bruciato dalla tua cucina…ma senti. “Senti” davvero tanto.
Grazie Maurizio.

Sonia Loffreda