thomDue anni: 24 mesi dopo la pubblicazione di “In Rainbows“, i Radiohead mantengono il più assoluto riserbo sul prossimo album. Una cortina fumogena che potrebbe tardare a diradarsi, se è vero (ed è vero) che solo lo scorso agosto Yorke ha sottolineato come, oggi come oggi, “imbarcarsi in un’avventura dispendiosa e stressante come quella di In Rainbows… ci ucciderebbe”.

Ma la vita continua, soprattutto quella del leader Thom Yorke, tornato a sfoggiare un capello lungo (quasi) alla Pablo Honey e più attivo che mai. La sua estate bollente è cominciata quando ha teso una mano all’ex portabandiera dei Miracle Legion, contribuendo alla compilation Ciao My Shining Star: The Songs of Mark Mulcahy con la cover di All for the Best.

 

Il tempo di coccolarsi il mondo indie e Yorke è già dall’altra parte del mercato, pronto a offrire un brano per la colonna sonora del prossimo lungometraggio The Twilight Saga: New Moon. Si chiamerà Hearing Damage e farà compagnia ai pezzi firmati dai Death Cab for Cutie, Black Rebel Motorcycle Club, Editors e Killers, tra gli altri (CD nei negozi dal 13 ottobre).

La girandola estivo-autunnale di Yorke è solo al primo giro e non accenna a fermarsi: assieme ai suoi compagni di viaggio di sempre, Thom ha pubblicato gratuitamente Harry Patcher (In memory of), un pezzo quasi recitato dedicato all’ultimo superstite della prima guerra mondiale. Giusto il tempo di rimettere in sesto i sintetizzatori e i marchingegni di Johnny Greenwood e hanno dato le ultime pennellate fluorescenti a These Are My Twisted Words (questo il link per scaricare il brano gratuitamente), una caduta senza paracadute nelle “solite” paranoie firmate Radiohead.

La fine di settembre ha corrisposto a un’altra fiammata di stacanovismo da parte di Yorke, la pubblicazione di un EP a suo nome e addirittura un mini tour negli Stati Uniti. Con una band tutta nuova, o quasi. L’EP, disponibile dal 6 ottobre anche per il download dal sito ufficiale dei Radiohead, propone il suono di The Eraser, disco solista della voce di Oxford del 2006. Ancora Godrich alla produzione, l’immancabile Greenwood a dare una mano e due episodi di rara perversione musicale, prima l’arrotolarsi sistematico dei suoni di Feelingpulledapartbyhorses, tessuti per sette lunghi minuti, poi il ritmo frammentato e lamentoso di The Hollow Earth.

Due dei pezzi che una band senza nome ha suonato sul palco dell’Echoplex e dell’Orpheum Theatre di Los Angeles lo scorso fine settimana. Ovviamente con Yorke alla voce e chitarra, accompagnato da amici vecchi e nuovi: Nigel Godrich e Flea dei Red Hot Chili Peppers, tra gli altri. Una nuova vita per il presidentissimo della nazione Radiohead? Improbabile. Solo la riprova che Yorke è alla perenne ricerca di sangue giovane da succhiare.