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Radio Incredibile e la Media Educazione

RadioIncredibile si fa MEDIA

RadioIncredibile si fa MEDIA nel senso più profondo del termine, quello di MEZZO in grado di veicolare il passaggio di ogni tipo di contenuto che possa arricchire l’esperienza collettiva e personale.

RI vuol proporsi di riuscire a toccare ogni ambito della vita quotidiana, ogni categoria di persona, di rivolgersi col giusto grado di flessiilità alle varie fasce di età per garantire un approccio sereno, divertente, istruttivo e significativo al mezzo WEB e al modo COMUNICAZIONE, due elementi che di certo, al giorno d’oggi, rappresentano chiavi interpretative e spunti di vita piuttosto influenti, quasi come due cifre emblematicamente descrittive dell’epoca in cui viviamo.

L‘intento educativo è, appunto, dettato dall’esigenza di garantire a moltissimi utenti una corretta introiezione di tali elementi, al fine di dar vita ad una produttiva continuità tra lo strumento informatico-interrelazionale e le esigenze/opinioni espresse dalle specifiche singolarità umane.

 

L’associazione culturale Radio Incredibile si sta facendo,quindi, portatrice di una nuova quanto importante disciplina educativa: la MEDIAEDUCAZIONE. E lo fa portando fra i giovani, e meno giovani, i LABORATORI DI RADIOFONIA.

Gli scopi didattici sono numerosi e tra i più importanti, possiamo elencare, per esempio, che il fatto di costruire una trasmissione consente ai ragazzi di accrescere le loro conoscenze, il loro vocabolario facendo delle ricerche, padroneggiare la lingua, o le lingue, approfondire il nesso tra linguaggio scritto ed orale, imparare a lavorare in gruppo, a parlare davanti ad un microfono, ascoltare, ed accettare, la propria voce, vincere la paura, la timidezza, acquisire fiducia in sé, sapere scrivere ed interpretare diversi tipi di testi, fare interviste, dibattiti, radiogiornali, racconti, discutere dei diversi soggetti da trattare, esporre la propria opinione ed ascoltare quella dei compagni, avere il concetto del rispetto dell’ascoltatore poiché il lavoro verrà; trasmesso per radio, quindi i ragazzi riceveranno un altro giudizio oltre a quello dei loro insegnanti, fare un ascolto critico costruttivo per valutare e correggere gli errori.

La pratica della radio apre nuovi orizzonti, stimola la curiosità e lo spirito critico, la voglia di conoscere e di partecipare alla vita della scuola, del villaggio, del quartiere, della città e della società perché i ragazzi raccontano il mondo che circonda loro, vicino o lontano, sono protagonisti, in una parola, diventano cittadini.

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Di seguito l’intervista allo Staff Didattico

 

1. Chiediamo quindi allo staff didattico dell’associazione di spiegarci in che direzione vanno i vostri progetti?

Laddove, oltre l’istruzione e oltre l’educazione, intervengono gli ambiti complessivi della formazione, le iniziative educative devono essere al passo coi tempi. Non devono cioè svendersi e accattivare l’attenzione fugace o il bisogno estemporaneo del loro target, ma devono saper accogliere le esigenze e gli interessi di chi può usufruire del mezzo educativo sfruttando, con lungimiranza, i mezzi messi a disposizione dal digitale.


 
2.  Qual è il senso degli obiettivi?
Cosa sta dietro la costituzione di esperienze e agenzie per la media educazione?
Il senso degli obiettivi sta nell’esigenza stessa in cui è immersa l’esperienza formativa nella sua globalità. Non esiste più un solo flusso informativo, o un singolo punto di vista riguardante un determinato fatto. Oggi esemplifichiamo il mondo che ci circonda non con un gerarchico diagramma ad albero, ma con un orizzontalissimo, e potenzialmente infinito, sistema di collegamenti e rimandi, di abilità, competenze, tecniche, saperi, esperienze e memorie. Possediamo, potenzialmente, ogni orizzonte contenutistico e quindi, di conseguenza, l’UTENTE del servizio o del momento educativo, sia esso un bambino o un adulto, non accede a tale servizio con l’idea di sapere di più qualcosa, ma di sapere di piu’ come.

 
3. Qual è il messaggio che vorreste trasmettere agli Educatori e agli Amministratori della nostra Regione?

Riteniamo che gli occhi di chi necessita di essere educato, oggi, sono già esperti, in superficie, di troppe cose e non chiedono di sapere come organizzare concretamente il marasma di informazioni in entrata. A tale richiesta corrisponde l’apporto dell’educazione tramite strumenti digitali, poiché essa provvede ad incanalare produttivamente gli sforzi di chi conosce, cresce, sa, pensa, immagina, verso punti di arrivo, e che saranno nuovi punti di partenza. Questo è e può essere il valore di un intervento educativo che non tenta di scavalcare, ignorare o demonizzare la diffusione e l’ingresso dirompente del media digitale all’interno della vita quotidiana delle persone comuni. La sensibilità di queste persone va però, in relazione a tale cambiamento, riaccordata e ricomposta per inglobare e saper sfruttare positivamente la presenza di certi mezzi e di nuove modalità comunicative, che altrimenti risulterebbero non solo avulse dalla realtà, ma anche pericolose o dannose.

Brevemente, ecco che qui si inserisce, con un profilo tanto più vincente e funzionante quanto più semplice, è in sostanza l’esperienza di  Media Educazione che l’associazione Radio Incredibile vuole raccontare.

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