“L’adolescenza come età patologica” di Daniele Luciani (Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoanalista, Coordinatore Laboratorio di Psicoanalisi, Membro Associazione Lacaniana di Psicoanalisi)

L’adolescenza risulta contrassegnata da una radicale ridefinizione della propria condizione esistenziale. Da questo punto di vista, è sempre stata accompagnata da sintomi transitori legati alla ricerca faticosa degli strumenti più idonei per elaborare i sentimenti di perdita attorno cui essa ruota. Tuttavia, la copiosa diffusione di espressioni psicopatologiche che investe gli adolescenti postmoderni – l’avanzare del “ritiro sociale” e delle dipendenze tecnologiche, il consumo sempre più abituale di sostanze stupefacenti, il reiterato abuso di alcol nel fine settimana, l’epidemia “invisibile” dei disturbi alimentari, l’aumento dei suicidi – ci porta a ritenere che si tratti di un’età ben dissimile da quella incontrata nelle epoche passate. Ma anche laddove non si traduce in patologia conclamata, l’adolescenza contemporanea sembra mettere drammaticamente in luce una difficoltà generalizzata nel costruire un desiderio autentico con cui proiettarsi nel “mondo”. Come possiamo spiegare questa inedita fragilità con cui gli adolescenti postmoderni affrontano la più delicata delle transizioni del ciclo di vita? Cosa li “traumatizza” al punto da ritardarne – e, in alcuni casi, arrestarne – l’accesso alla vita adulta?

Proprio sul tema dell’adolescenza il Dott. Luciani  ci aspetta, per la serie di incontri Parole Stupefacenti, a San Benedetto del Tronto per trattare il tema Sostenere gli adolescenti oggi

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