csvROMA – In un mese sono stati realizzati due grandi successi per il volontariato, sostenuti dall’azione di CSVnet, Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato: con il DM del Governo “mille proroghe” il 18 dicembre 2008 sono stati recuperati 16 milioni di euro del 5 per mille relativi alle organizzazioni che erano state escluse a causa di errori formali e con l’approvazione degli emendamenti all’art. 30 del DL 185/2008 il Parlamento cancella un nuovo orpello burocratico per il mondo del volontariato, che esclude le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali di cui alla legge 266/91 da una nuova procedura di rendicontazione all’Agenzia delle Entrate,
che si sommava alle procedure che già tali organizzazioni devono fare annualmente alle Regioni. L’emendamento presentato da Lino Duilio (PD), fatto proprio dal relatore Maurizio Bernardo (Pdl), dopo lungo dibattito e verifiche ha avuto il parere positivo.
Ora il testo così emendato giungerà all’aula della Camera martedì 13 gennaio dove verrà posto il voto di fiducia e poi andrà in approvazione al Senato.

CSVnet lo aveva chiesto con insistenza insieme al Forum Permanente del Terzo Settore, alla Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum e alla Convol, per evitare un iter che duplicando i controlli, avrebbe aggravato le procedure burocratiche per il mondo del volontariato e creato confusione tra il ruolo dell’Agenzia delle Entrate e le Regioni.

Il mondo del volontariato esprime grande soddisfazione” – dichiara il Presidente di CSVnet Marco Granelli – “e ringrazia per un’attenzione dimostrata concretamente nel correggere la norma e si dichiara pronto a lavorare con le Istituzioni perché la giusta trasparenza del volontariato venga raggiunta migliorando l’efficacia dei controlli già previsti e non duplicandoli, facendo tesoro delle buone pratiche che la stragrande maggioranza del volontariato già applica”. “Un doppio successo”- continua Marco Granelli – “dovuto alla sua capacità di agire in maniera unitaria e organizzata, utilizzando pienamente i suoi strumenti a partire dal sistema dei Centri di Servizio al Volontariato. Un segnale importante che deve aiutare il volontariato italiano ad essere sempre più organizzato per svolgere  meglio il proprio compito di servizio al bene comune”.

L’obiettivo del Governo e del Ministro Tremonti, di colpire quei pochi che approfittano della normativa sulle onlus per altri scopi non finalizzati all’interesse generale, non deve mirare indistintamente a tutte quelle organizzazioni in cui molte persone operano spendendo il proprio tempo e le proprie capacità, per la tutela dei beni comuni nelle diverse forme del non-profit italiano.