Ikea entra nel mondo dell’auto low cost. La notizia, clamorosa, sta già facendo il giro del mondo perché l’annuncio è ufficiale e perché, per l’occasione, è stato anche aperto un sito web all’indirizzo http://www.roulez-leko.com con tanto di conto alla rovescia per il debutto della macchina, per ora avvolta da un telo. Il problema è uno solo: la data del debutto è fissata in pratica per il primo aprile… Ma non si tratta di uno scherzo perché la macchina esiste davvero, anche se non sarà in vendita: l’idea è tutta della filiale francese dell’Ikea che per la prossima campagna pubblicitaria si appresta a lanciare proprio una vettura, simboleggiando così in quest’auto “del futuro” tutti i contenuti dei mobili Ikea.
Di più è impossibile sapere perché tutto è avvolto dal più totale mistero, anche se ormai in rete sta già avvenendo proprio quello che all’Ikea erano certi sarebbe avvenuto: una ridda di scherzi e prese in giro sul fatto che la macchina va montata da sola, sui problemi delle istruzioni per il montaggio e (un classico del genere) sul fatto che facendo il pieno alla Ikea car il suo valore raddoppierebbe…

Eppure se l’Ikea decide lanciare un’auto, sia pure a fini pubblicitari e lanciandola come se fosse un pesce d’aprile il motivo non è tanto scherzoso. E nasconde il grande interesse, a livello mondiale, che il marchio di arredamento low cost sta suscitando nel mondo dell’auto: Fiat ha già stretto un accordo per arredare con i designer Ikea le sue concessionarie, mentre Renault Italia per lanciare la sua Logan ha messo in piedi una serie di convegni sul concetto di low cost proprio insieme alla filiale italiana dell’Ikea.

Sono solo due esempi, ma significativi. Così l’Ikea ha mandato on line una singolare presentazione della macchina, fatta da Christophe Grasz, (teorico) designer incaricato del progetto, che spiega nel dettaglio cosa sarà l’auto Ikea, che tipi di carrozzerie avrà e perché l’auto rispèonde perfettamente alle esigenze future degli automobilisti. Una presentazione a effetto, ben orchestrata, ma che nasconde un raffinato “viral marketing”, un moderno passaparola che punta tutto sulla capacità comunicativa dei nuovi media per diffondere a un numero pazzesco di utenti finali il messaggio, quasi sempre commerciale.

La strategia, per ora, sembra funzionare e se è vero che il viral marketing si basa sull’originalità di un’idea e sulla forza della rete, è altrettanto chiaro lo scopo finale della nota casa di arredamento a basso costo che punta a diffondere concetti commerciali usando un linguaggio automobilistico. Visto il successo dell’operazione a questo punto non ci sentiamo nemmeno di escludere un coinvolgimento diretto dell’Ikea nel mondo dell’auto, magari con il lancio di un proprio modello, o meglio di una serie speciale di un’auto già in commercio. Ovviamente low cost e, possibilmente, a basso impatto ambientale…