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E’ grazie a loro (Grazie, veramente!) che ho scoperto che: la visione di Ken il Guerriero spinge gli imberbi a gettare sassi dai cavalcavia, Dragonball ha evidenti connessioni col mondo della pedofilia, Sailormoon rende i bambini omosessuali (dacchè si evince che essere gay è un crimine… rassegnatevi o voi fan di Madonna e Britney) e mille altri attentati alle menti dei nostri giovani virgulti…
Adesso voi vi chiederete: “ma non dovrebbe esserci uno stramaledetto articolo su Goldrake in questa pagina?!” Pazientate arrivo al dunque.
Il 4 aprile 1978 il sottoscritto aveva compiuto de poco meno di un mese il suo sesto compleanno quando su Rete 2 (oggi Rai 2) Maria Giovanna Elmi annunciava la messa in onda della prima puntata di Atlas Ufo Robot – Goldrake. Non è il primo cartone Giapponese ad arrivare in Italia (c’era già Heidi che però era un “cartone per femmine”) ma è sicuramente quello che colpisce maggiormente l’immaginario popolare cresciuto con gli standard più rassicuranti dei vari cartoon Disney/MGM/Warner.
Per me fu un colpo di fulmine, Actarus (doppiato da un iperbolico Romano Malaspina) era l’idolo di tutti i ragazzini del mio quartiere (io preferivo Alcor perché era un po’ più sfigato ed incazzoso). Ovviamente il successo non era circoscritto al mio solo quartiere: a differenza dei cartoni a cui si era abituati infatti in Grendizer (leggetevi il Box scritto da Mauro qui a fianco) si parla di guerra, amore e amicizia il tutto ad un ritmo che non aveva precedenti negli schermi italiani. La serie riscosse un successo clamoroso in tutta Europa (principalmente Italia e Francia, dove ha registrato un ineguagliato 100% di share) ed è proprio in questo periodo che si sentono i vagiti di quello che poi sarà il MOIGE!
Il gran successo di Actarus & Co porta dei sedicenti psicologi e giornalisti a caccia di popolarità a scagliarsi sul fenomeno mediatico di turno. Uno dei primi è un tal Nantas Salvataggio, “giornalista” che già si era distinto per le sue crociate contro Vasco Rossi, Bob Marley e Lou Reed. L’editorialista del prestigioso (seh!) magazine “Oggi” attaccò Goldrake ritenuto responsabile della morte di un ragazzino che apparentemente si era gettato da un balcone nel tentativo di emulare il robot giapponese. In un articolo che gli americani chiamerebbero “muckraking” e gli italiani “me$#@ pura” cita un misterioso “esperto in telecomunicazioni” (probabilmente il suo postino) il quale, rispondendo alla domanda “c’è possibilità di mettere un argine a questa cloaca emergente?”, ci illumina sul fatto che “solo lo sforzo combinato di Stalin e di Gengis Khan potrebbe sortire qualche risultato apprezzabile”… E’ indubbio che la statura morale dei succitati capi di stato si erga a giusto contraltare alla perversa immoralità del Principe pacifista proveniente dalla Stella Fleed.
In un altro articolo di Oggi (che qualche mese prima aveva messo Cicciolina in copertina) ci ragguaglia su una petizione di nientepopodimenochè 618 famiglie di Imola che richiedono l’esilio dei vari Goldrake, Mazinga e soci dalle TV nazionali. Voi direte: in una democrazia chi mai darebbe retta a qualche centinaio di persone contro la maggioranza silenziosa? Che domande! E’ ovvio che Goldrake divenne oggetto di un’interpellanza parlamentare e poco dopo i robottoni vennero immediatamente allontanati dai palinsesti delle tv di stato salvo poi sopravvivere sulle TV private.
La cosa buffa è che l’esordio di Atlas UFO Robot avvenne in pieno Rapimento Moro ed ai tempi la TV, tramite i TG, dispensava morte e violenza (reali) in dosi che facevano impallidire qualunque Albarda Spaziale. Ma a me, che mi arrovellavo sulle motivazioni della guerra tra Iran ed Iraq (diritti d’autore sul nome dello stato?), rispondevano che Goldrake era troppo violento (non i miei genitori per fortuna)… Ma io Goldrake lo capivo! C’erano gli alieni cattivi e lui ci difendeva né più né meno… erano quei tipi che si ammazzavano in medio oriente che non riuscivo proprio a capire (non li capisco tutt’ora) mi terrorizzavano. Goldrake invece mi rassicurava. Cacchio lui era buono e vinceva sempre, più rassicurante di così!
“E’ troppo violento” dicevano quando un qualunque fesso vedendone una singola puntata avrebbe capito che Goldrake era la trasmissione con il contenuto più pacifista di tutta la TV italiana al tempo. Il problema è che di fessi “Qualunque” in Italia non ce ne sono ed a quel tempo imperversavano dei fessi molto speciali.
Alla faccia del progresso e delle teorie sull’evoluzionismo quei tipi si sono involuti in cavernicoli ancora più “speciali” (parola politically correct per indicare quelli che una volta sarebbero stati etichettati come ritardati) per cui ci troviamo con cartoni mutilati fino all’incomprensibilità (tipo Naruto) oppure spostati in fascia notturna insieme alle telefonate dei numeri “zozzi” (vedi Berserk) nel frattempo però in prima serata possiamo goderci la bella Cristina Chiabotto, vestita di soli effetti Photoshop, che ci presenta un Real TV infarcito suicidi ed incidenti mortali (ed è scontato che un programma fa vedere i morti ammazzati ma copre le tette della Chiabotto sia fatto da pervertiti per dei pervertiti).
Oggi a trent’anni di distanza e centinaia di cartoni e fumetti dopo posso tranquillamente sostenere che gli adulti del tempo (tutti e 618) non capivano un cavolo di niente, non getto i sassi dal cavalcavia, non sono un pedofilo e non vado in giro ad uccidere le persone a colpi di Maglio Perforante (sulla questione dell’omosessualità posso dire che non lo sono ma neanche ho mai guardato Sailor Moon per cui non posso essere considerato come teste attendibile) posso giusto dire di essere un po’ sfigato ed incazzoso (maledetto Alcor!) ma lo si può dire di tanta gente soprattutto di certi Genitori Preoccupati.
Ci vorrebbero Stalin e Gengis Khan…
Andrea Gagliardi

P.S. Maledetto Microsoft Word che mi “mette in bocca” parole che non voglio dire! Chi cacchio è Nasuto?! Devi scrivere Naruto! Hai Capito? Na-ru-to!