Il Grande Cinema approda a Viterbo. Il Tuscia Film Fest,  riporta la Settima Arte nella terra che ha visto nascere grandi film italiani omai nella storia del cinema, da La bella Galliana a Gli ultimi della classe, dall’& lt; strong>Otello di Orson Welles a I Vitelloni, da Il vigile a L’a rmata Brancaleone.

La Tuscia, che negli ultimi anni è stata anche il luogo scelto per girare tante fiction televisive di successo, celebra dunque la bellezza del cinema in un festival che vedrà arrivare grandi registi ma che sarà anche occasione per riscoprire i quattro bellissimi posti scelti per le proiezioni: il quattrocentesco cortile del Museo Nazionale etrusco di Viterbo, Civita di Bagnoregio, Nepi e Castiglione in Teverina.

Fino al 15 luglio, l’appuntamento sarà nel cortile della Rocca Albornoz, di stile bramantesco, iniziata nel 1354 – per volere del cardinale Gil Alvarez Carrillo de Albornoz, per stabilizzare la città sotto lo Stato Pontificio – e poi realizzata nel 1475. Un luogo ideale per godere della bellezza dell’arte e del cinema nelle serate estive viterbesi, con una incantevole vista dalla loggia.

Arriveranno qui il premio David di Donatello 2009 Giovani, Giulio Manfredonia – con il suo film Si può fare – Niccolò Ammaniti – che racconterà i passaggi dalla penna al grande schermo, dopo la proiezione di Io non ho paura di Gabriele Salvatores – Gianni Di Gregorio (David di Donatello come miglior regista esordiente nel film rivelazione dell’anno) e Marco Bellocchio con il suo Vincere.

E poi ancora, riconoscimento speciale Pipolo Tuscia Cinema 2009, a Fausto Brizzi, Massimiliano Bruno e Franco Martani – per la commedia Ex – e premio Pipolo Tuscia Cinema 2009 a Valentina Lodovini per Fortapasc di Marco Riis.

Venerdì 17 e sabato 18 luglio il Tuscia Film Fest si sposterà invece a Civita di Bagnoregio, il paese che scompare”: costruito su una collina di tufo, è un gioiello che rischiamo di perdere a causa dell’erosione. Ci si arriva solo attraversando un lungo ponte di pietra. Un luogo sospeso nello spazio e nel tempo, con il silenzio dei vicoli e delle case ormai vuote. Qui, nella piazzetta centrale dominata dalla chiesa di San Donato, di origine romanica, si svolgerà la seconda parte del festival. 

Giovedì 23 e venerdi 24 il Tuscia Film Fest accenderà i riflettori sull’etrusca Nepi, la cittadina dell’agro falisco, famosa soprattutto per le sorgenti di acqua minerale e sulfurea. Qui, sotto la Rocca Borgiana, del XV-XVI secolo, arriveranno il regista Giovanni Veronesi – per discutere della sua commedia “Italians” – e Simonetta Amenta, produttrice di “La siciliana ribelle”, un film di Marco Amenta ispirato alla storia vera di Rita Atria “eroe civile di un’Italia maledetta”.

Il Tuscia Film Fest si sposterà infine nel borgo di Castiglione in Teverina, quasi al confine con l’Umbria, su una collina che si affaccia sulla valle del Tevere. Qui la location scelta per il Festival è il Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari, allestito in un’antica cantina in cui si ripercorre e valorizza la lunga tradizione vitivinicola locale con testimonianze e reperti della civiltà contadina.

Il 31 luglio arriverà Alba Rohrwacher, l’attrice vincitrice del David di Donatello 2009 per il film “Il papà di Giovanna”, di Pupi Avati. Sabato 1 agosto toccherà a Marco Pontecorvo chiudere il festival, con il suo Pa-Ra-Da, il film italiano più premiato nei festival internazionali. 
(03 luglio 2009)